ASILO NIDO

L’Amministrazione Comunale di Valdengo, nell’apprezzabile intento di recuperare a piena efficienza gli spazi di una esistente struttura edilizia, sottoutilizzata rispetto alle sue potenzialità, ha conferito l’incarico per la valutazione di possibili soluzioni di adeguamento della stessa che si sono concretizzate nella formulazione del progetto qui esposto.

Secondo le specifiche richieste formulate, l’intervento si è prefissato lo scopo di insediare all’interno dell’edificio Villa Rivetti una più ampia cucina adeguata al confezionamento di 150 pasti, una sezione di asilo nido e un nuovo vano ascensore per adeguare l’edificio alla normativa in materia di superamento delle barriere architettoniche. I vincoli imposti dalla conformazione edilizia esistente hanno imposto l’adozione di particolari soluzioni, sia in ordine ad aspetti distributivi degli ambienti, dei percorsi e degli spazi interni, sia in ordine ai materiali di finitura che garantiranno il livello qualitativo e prestazionale adeguato alle esigenze.

Casa Rivetti è un edificio isolato degli anni ’40, situato nel centro abitato del Comune di Valdengo all’interno della proprietà di oltre 2600 mq.

Sviluppato su quattro livelli, l’edificio è sempre stato adibito ad attività legate alla formazione ed alla istruzione. Era infatti ospitata la scuola e il convitto gestito dai “Fratelli delle Scuole Cristiane”, tanto che, i locali interni portavano chiari i segni dell’antica destinazione.

Prima dell'intervento la casa era sede esclusiva della scuola materna che occupava il piano terra e alcuni locali del piano seminterrato e della collegata cucina. I piani primo e sottotetto risultavano inutilizzati e quindi suscettibili di un concreto sfruttamento.

La casa nel suo complesso si presentava in buono stato di conservazione, dovuto essenzialmente ad opportuni interventi di manutenzione eseguiti nel corso degli anni, nonché all’ottima qualità dei materiali originariamente impiegati nella costruzione.

L’organismo edilizio, al di là di piccoli interventi di adeguamento, presentava integra la sua configurazione originaria.

Lo schema distributivo originario non era mai stato modificato ed era caratterizzato da un corpo scala posto a sud, che collegava i vari piani dell’edificio, e dalla dislocazione perimetrale, ai vari livelli, degli ambienti abitabili, disimpegnati da corridoi centrali disposti con asse nord – sud. Al piano seminterrato trovavano posto il refettorio a servizio della scuola materna, la piccola palestra, la cucina, alcuni locali dispensa e ripostiglio, il locale ex centrale termica, i servizi igienici al fondo del corridoio verso nord e il lavatoio. Esso era accessibile tramite la scala principale interna posta a sud e tramite una scala esterna, di recente realizzazione, posta a nord.

Al piano terra, rialzato rispetto alla quota del terreno, si trovavano le tre aule ad uso dalla scuola materna, i servizi igienici al fondo del corridoio e un’ampia sala insegnanti a disposizione per riunioni, incontri con i genitori e direzione.

Il piano primo, all'epoca dell'intervento inutilizzato, ospitava la residenza dei “Fratelli”; vi erano quindi le cinque stanze da letto munite di lavandino, i servizi igienici al fondo del corridoio, un ampio soggiorno e la cappella.

Il piano sottotetto, anch'esso inutilizzato, era in passato adibito a convitto per i ragazzi ospitati nella struttura; vi si trovano alcune stanzette con i relativi servizi igienici, un salone e una serie di ripostigli ricavati nelle parti più basse del sottotetto.

Prima dell'intervento erano eseguiti piccoli interventi di adeguamento che, come suddetto, non avevano modificato la struttura dell’edificio. Il vano scala era stato “compartimentato”, ai fini della prevenzione incendi, mediante la creazione dei setti aventi caratteristiche di resistenza al fuoco e muniti di porte REI; era stata realizzata una scala di accesso esterna che conduceva direttamente al piano seminterrato dalla parte nord della casa; era stata trasferita la centrale termica dall’interno dell’edificio al locale esterno presente nel giardino; erano stati adeguati gli impianti elettrici, di rilevazione fumi e antifurto; era stato rinnovato il servizio igienico al piano terra ad uso della scuola materna ed adeguato il locale cucina al piano seminterrato.

L'intervento in oggetto ha riguardato la creazione di un nuovo vano scanesore reso indispensabile dalle norme sull'eliminazione della barriere architettoniche per garantire l'accessibilità agli edifici pubblici, l'adeguamento della cucina al piano seminterrato in ragione del numero di pasti confezionati, l'adeguamento dei locali al piano primo al fine di inserire una sezione di asilo nido er una frequenza diurna di 24 bambini suddivisi in 8 lattanti e 16 divezzi nonchè l'adeguamento diei locali adibiti a servizi generali quali la lavanderia, i servizi del personale, etcc.