PALAZZO "EX BANCA D'ITALIA"

Il progetto di intervento ha riguardato l'edificio sito in Biella originariamente di proprietà della Banca d'Italia e per lunghi anni sede della stessa. Prima del limitato periodo di abbandono, esso ospitava la sede dell'istituto di credito Banco di Roma.

L'immobile, costituito da un'unica unità immobiliare su più livelli a destinazione terziaria, è stato oggetto dell'intervento di ristrutturazione al fine di trasformarne per buona parte la destinazione d'uso in residenziale.

L'edificio si è dunque sviluppato sui seguenti livelli verticali:

  • piano interrato destinato ad autorimesse, locali tecnici e di servizio comuni, cantine private;

  • piano rialzato, con accesso diretto dalla strada, con una unità da destinarsi a residenza e una unità da destinarsi ad uffici con soppalchi interni posti al piano intermedio;

  • piano primo con tre unità residenziali;

  • piano secondo con quattro unità residenziali collegate internamente alle rispettive porzioni di sottotetto.

La scala esistente, sul lato destro dell'androne di ingresso, è stata mantenuta in quanto già concepita per mettere in comunicazione tutti i livelli dell'edificio; essa è stata dotata di un nuovo impianto ascensore con caratteristiche idonee all'utilizzo da parte di portatori di handicap.

La pianta originaria dell'edificio, molto compatta e regolare al piano terra, subiva, ai piani superiori, una serie di articolazioni che esprimevano, in corrispondenza del prospetto nord, una trama compositiva quasi casuale ed episodica, in netto contrasto con la ricercata formalità dei prospetti principali. In corrispondenza di tale prospetto, comunque poco visibile per le ragioni suddette, si manifestavano una sovrapposizione di volumi e di maniche sfalsate ai vari livelli tali da ingenerare poco armoniche sensazioni di squilibrio.

L'intervento in progetto si è proposto di ricomporre, per quanto possibile, una sorta di riequilibrio della facciata attraverso la realizzazione di un loggiato al centro del piano primo, ottenuto mediante l'introduzione di un nuovo pilastro e di una trave continua superiore.

L'obiettivo di riequilibrare l'assetto compositivo è stato ulteriormente perseguito introducendo nuovi volumi all'interno della profonda e stretta rientranza presente tra le maniche dei piani superiori disposte ad U. I volumi così ottenuti, compresi all'interno della sagoma dell'edificio, sono stati concepiti nel rispetto degli arretramenti imposti dal ribaltamento nei confronti delle pareti finestrate degli edifici antistanti.

Dal punto di vista compositivo, il riempimento di questi spazi è stato ottenuto mediante ampi serramenti vetrati, con caratteristiche più moderne ed attuali tali da realizzare una sorta di corpo in cristallo incastonato all'interno del volume originario la cui trasparenza si confrota in modo evidente con la prorompente matericità dell'edificio, la cui consistenza si manifesta attraverso il ricco apparato decorativo (profonde bugnature in muratura intonacata, zoccolature in pietra massello, cornici alle finestre e fasce marcapiano in rilievo, portone di ingresso in legno massello lavorato a riquadri sormontato dal monumentale balcone al centro della facciata, alti serramenti protetti da pesanti inferriate al piano rialzato, severe coloriture di facciata).

Gli importanti elementi di finitura sopra descritti, sono stati ricomposti e valorizzati anche dove alcuni interventi poco accorti ne avevano compromesso l'aspetto e la funzione.